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Ultime da padre Zé

Bissau  4 Marzo  2013

Carissimi, la data di questa lettera doveva essere del 2 Marzo, 44° anniversario dei primi battesimi a Suzana, ma sono successi alcuni contrattempi e… ancora una volta riesco a scrivere solo da Bissau, dove mi trovo per il nostro Ritiro Spirituale.Come state? Vi spero bene, in forma, magari un po’ meglio che la situazione dell’Italia che si lecca le ferite dopo le elezioni… Lasciamo perdere.Anche qui da noi non è che le notizie siano tutte buone. Questi ultimi giorni sono stati funestati da lutti a catena. Prima un incidente stradale pauroso giù dalle parti di Bula: scontro frontale tra due auto pubbliche, con 14 morti.  Poi, l’altra sera, a Varela, una di queste auto pubbliche investe e ammazza un povero diavolo di Kassolol (tanti anni fa veniva alla catechesi) e lo ritrovano solo la mattina seguente: chi è stato? Mah, stanno ancora cercando di capire, ma mi sa che è una di queste auto pubbliche mai in regola, che magari nemmeno aveva i fanali da accendere!.. Poi il due Marzo è morto un figlio di Ambona, Edgardo, 32 anni: è andato con amici a prendere ostriche nel fiume… ed è rimasto dentro.  Poi, domenica, la terza di quaresima, il Vangelo, appunto, che ci invita a leggere i “segni dei tempi” e a cogliere anche nelle disgrazie l’invito alla conversione, quasi una parola del Padre che ci richiama a prepararci all’ incontro con Lui nella Pasqua, che si avvicina a larghi passi, per essere pronti, quando ci chiamerà nella gioia della Pasqua definitiva.Intanto anche la Chiesa sta facendo Pasqua. Papa Ratzinger ci ha dato una lezione di lucidità, di umiltà e di libertà stupe
de, aprendo vie nuove  alla Chiesa che troppi si ostinano a giudicare “finita” o almeno “crepuscolare”. Quale crepuscolo! E’ una primavera! Ricordo, di Pio XII, uno degli ultimi discorsi in cui parlava di una primavera meravigliosa che si apriva davanti alla Chiesa! Pura poesia? Macché, si trattava di fede, di quella buona, che genera la speranza, quella che non muore mai. E vedrete che lo Spirito con il nuovo Papa è capace di riservarci delle belle sorprese, tutto sta a saper vedere, con fede, appunto: mica per niente siamo nell ’Anno della Fede!
Passiamo alle notizie. Qui da noi c’è Attilio di Lomagna, solo per un mese, rigorosamente. Di professione fabbro, per passione restauratore di moto d’epoca. Ha trovato pane per i suoi denti, lui, e noi abbiamo ritrovato moto che riprendono a funzionare nonostante che le bistrattiamo un po’. Intanto però ci sta dando una mano sostanziale anche per quanto riguarda le strutture di S. Domingos e la missione di Katon: oltre al lavoro propriamente missionario, stiamo combattendo su due fronti anche per quanto riguarda il cemento, il ferro, il legno e altri materiali. Finora ce la stiamo cavando, anche se non proprio così alla svelta.Si è aperto un altro fronte e abbiamo una nuova gatta da pelare che si preannuncia piuttosto ostica. Ricordate che vi avevo detto dei Cinesi che avevano trovato sabbia pesante con dentro silicato di  zircone  e che poi sono subentrati i Russi con la leggendaria ruspa che non ne voleva saperne di arrivare a Varela? Ecco. le cose si stanno complicando. Questi hanno fiutato l’osso e non lo vogliono mollare, ma stanno un po’ devastando (è il termine giusto) una buona parte di questo territorio. La gente si sta svegliando. A Katon si sono opposti, da altre parti hanno protestato. Risultato: sono state fatte alcune riunioni in cui la gente si è espressa abbastanza chiaramente, sperando di essere ascoltata. Appena saputo, ho messo l’argomento all’ordine del giorno di catechesi e di Consiglio Pastorale ed eccoci all’opera: raccogliere informazioni dettagliate, fotografare, produrre documenti con prove inoppugnabili per collaborare con ONG e quant’altri sul terreno e riuscire ad arginare almeno in parte lo scempio che si sta facendo. Parlano di infiltrazione di acqua salata in risaie e pozzi domestici, di palme che muoiono, di vegetazione sradicata senza complimenti. La gente è preoccupata e dice: ”Se ci devastate tutto, noi dove andremo?”.  Non sono ancora andato di persona a fotografare e verificare, ma conto di farlo a giorni.Quando il cane afferra l’osso non è che riesci a strapparglielo facilmente, magari rischi di prenderti un morso: ma ditemi voi se si può permettere uno scempio simile e non fare niente: riuscireste a dormirci sopra? Sabato 9 abbiamo un’altra riunione del nostro Consiglio Pastorale e mettiamo giù un calendario per bene.Intanto abbiamo fatto ancora il nostro carnevale culturale di Suzana, mettendo in scena e commentando le fasi tradizionali di crescita dei giovani e del loro avvicinamento al matrimonio (una volta si diceva qui “alla costruzione della casa” ed era una cosa seria). Sembra siano uscite ricostruzioni interessanti e abbastanza fedeli: ora si tratta di radunarle, di confrontarle con quanto già riportato nelle riflessioni delle nostre catechesi e di proporre percorsi di formazione cristiana radicate nella tradizione e sviluppate e trasfigurate nel Vangelo. Anche questo è lavoro di costruzione della Chiesa, perché metta radici in questo terreno e, appunto, fiorisca nella Primavera di cui si parlava sopra. E dia frutti vivaci e saporosi.Ci volete dare una mano con un po’ di preghiera? Noi vi assicuriamo il ricambio.Grazie!  Buona Pasqua a tutti!

padre Zé


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