Qui in Hong Kong siamo più o meno nelle vostre stesse condizioni. Si viaggia tutti con la mascherina, le scuole e le chiese sono chiuse. Gli insegnanti fanno lezioni tramite internet e con video, i sacerdoti pure provvedono liturgie e preghiere sugli stessi canali. I disagi però non sono pochi.Quest’anno il Signore ci invita a vivere il cammino quaresimale in un modo tutto speciale, senza Eucaristia e senza comunione. Ci toglie il segno della Sua presenza sacramentale, del Suo diventare nutrimento nelle nostre difficoltà quotidiane. Ma non ci abbandona: ci invita a pregare di più da soli e in famiglia: sentire la Sua presenza dove prima non la scorgevamo, cioè nel nostro cuore e nella nostra casa. Ci invita a seguirlo verso Gerusalemme portando con Lui la nostra croce nei disagi che affrontiamo. La quaresima quest’anno può quindi diventare una buona occasione di sottolineare maggiormente il vivere la nostra fede in modo più personale e più in famiglia, facendo uso delle pratiche tradizionali delle preghiere del mattino e della sera, della recita del Rosario, della meditazione della Parola di Dio e della Via Crucis privata, ecc. Il distacco richiestoci dalla pratica in chiesa con la comunità parrocchiale non deve però farci chiudere nel nostro piccolo mondo. La presenza del Signore che sentiamo in noi e in casa deve stimolarci il senso di solidarietà verso gli altri, soprattutto verso gli anziani e i malati, in modo da approfondire il vero spirito comunitario. E questo innanzitutto con la preghiera, perché le vicende umane sono solo nelle mani del Signore. Grazie a te e a tutti gli amici di Brugherio Oltremare che ricordo con piacere e di cui apprezzo l’impegno costante per noi missionari.Fraternamente nel Signore,
P. Sergio